Messaggio
“Il Signore per rivelarsi ha scelto la storia: non una storia nobile o elitaria, ma una storia semplice, quasi banale. Una storia dove i prepotenti come Erode compivano soprusi nei confronti della povera gente, dove la violenza era la conseguenza di una povertà e di una ignoranza diffuse ad ampio spettro nella società, dove i poveri non avevano chi li ascoltasse o difendesse”. Lo ha scritto il vescovo di San Severo, mons. Giovanni Checchinato, nel suo messaggio di Natale. “Dio s’è preso cura di quella storia – prosegue –. Non ha scelto di proteggersi trincerandosi dietro alla potente struttura religiosa del Tempio”. Ha invece preso posizione “nei confronti di coloro che sanno solo vedere il male presente negli altri” e ha affermato che “il Regno di Dio si trova qui, in mezzo a noi, e che solo occhi puri sanno riconoscerlo e vederlo”. Di qui l’interrogativo-augurio del presule: “Il Natale che arriva ci aiuterà ad amare di più la nostra storia? A farci cercatori del bene che il Signore continua a seminare ma che i nostri occhi impigriti non sanno più vedere? A farci diventare coraggiosi nel denunciare il male e instancabili nel costruire con perseveranza il bene?”. Il mistero del Natale “c’insegna che la storia di Dio con gli uomini si stava realizzando proprio lì dove nessuno guardava: una mangiatoia a Betlemme”. Questo l’augurio di mons. Checchinato: “Fare un’esperienza ‘bella’ del dono della vita che il Signore ci ha regalato” e rendersi “artigiani di bene per aiutare ogni persona a fare la stessa esperienza”.