Messaggio
“L’incarnazione del Verbo, se da una parte ha confermato un interesse travolgente di Dio per l’umanità decaduta, dall’altra ha segnato un evento che svela il moto di un processo: Dio ‘entra’ nella storia dell’umanità per condividere, assumere, partecipare: è la forma di una compromissione mai accaduta, dalla quale l’umanità impara a comprendere che la prossimità di Dio, al di là di ogni aspettativa, è eliminazione di ogni distanza”. Lo afferma il vescovo di Piazza Armerina, mons. Rosario Gisana, nel suo messaggio di Natale intitolato “Dentro la storia”. Natale, prosegue, “è una festa in cui si desidera stare assieme, incontrarsi, ritrovarsi con le persone care”. Lo spirito del Natale “ci coinvolge, ci trascina, ci educa e, al di là dei tanti egoismi che continuiamo a disseminare, sentiamo il bisogno di riconciliarci con l’altro. Questo sentimento ‘natalizio’ – magari riuscissimo a farlo diventare stile di vita –, scaturisce dall’onda messianica di Gesù, la cui nascita ci esorta a ripensare in modo serio l’importanza dell’altro, della sua esistenza nelle nostre relazioni”. Per il vescovo, dal momento in cui Dio “si è rivelato, cioè dall’istante in cui abbiamo percepito e, mediante l’incarnazione, abbiamo imparato a constatare la sua esistenza ‘dentro la nostra storia’, è mutata l’idea che avevamo di Dio e soprattutto è mutato il modo con cui dovremmo rapportarci con l’altro, considerando che l’alterità, quella che si apprende dalla relazione trinitaria – conclude –, è accoglienza dell’altro nel nostro spazio di vita”.