Messaggio

Natale: mons. Massara (Camerino), “rallentare il turbinio dei nostri ritmi quotidiani e sostare di fronte al mistero sorprendente della nascita di Dio”

“La festa del Natale fa sorgere il desiderio di rallentare il turbinio dei nostri ritmi quotidiani e di sostare di fronte al mistero sorprendente della nascita di Dio”. È quanto ha scritto nel messaggio di Natale mons. Francesco Massara, vescovo di Camerino-San Severino Marche, città colpita dal terremoto tre anni fa. Le conseguenze nefaste del sisma, per mons. Massara, “hanno sicuramente acuito il senso di sfiducia e di precarietà che non fa gioire il cuore, ma lo chiude nello sconforto e nell’aridità. Ciononostante, non mancano segni di rinascita. Girando per la diocesi, ho notato nuovi cantieri e abitazioni che tornano a pulsare di vita. Siamo ancora molto indietro e la lentezza della burocrazia rallenta e irrita coloro che attendono fatti concreti e non più vuote promesse. Scarseggia il lavoro, le attività produttive sono in crisi, la natalità diminuisce con l’incremento dello scetticismo”. Nonostante queste difficoltà, “domenica 15 dicembre abbiamo vissuto a Camerino un evento straordinario con la riapertura della meravigliosa Basilica di San Venanzio restituita al suo originario splendore. È un inequivocabile segno di speranza che inaugura un nuovo corso per tutta la nostra Chiesa locale. È la prima chiesa di Camerino a riaprire le sue porte e, per l’imponenza che le appartiene, rappresenterà per gli anni a venire il punto centrale di riferimento per tutte le celebrazioni solenni della diocesi”. “Ringraziamo il Signore per questo dono di vita – ha concluso mons. Massara –, e non smettiamo di essere grati ai generosi benefattori che hanno reso possibile questo momento di significativa rinascita. Accogliere il Signore significa anche saper riconoscere questi virgulti di novità che si compiono nella nostra vita quotidiana, il più delle volte in modo silenzioso e nascosto, altre volte in maniera eclatante e con i segni inconfondibili della festa”.