Legalità
“Dopo la grande manifestazione di Vibo di gratitudine nei confronti della magistratura e delle forze dell’ordine per l’azione di bonifica avviata nel territorio calabrese, oggi più che mai, per non vanificare questo lavoro, servono scelte politiche e educative per contrastare il ricambio generazionale nelle file delle mafie”. Lo chiedono, in un comunicato stampa, “Libera. Associazioni nomi e numeri contro le mafie” e il Centro comunitario “Agape”, che hanno organizzato per oggi presso il Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria (ore 15,30) un incontro per chiedere che sia rilanciato il programma “Liberi di scegliere” che il presidente del Tribunale per i minorenni Roberto Di Bella ha voluto raccontare nel libro che ripercorre i suoi vent’anni di servizio nella comunità reggina. Per l’associazione Libera e per il Centro comunitario Agape, che hanno condiviso il lavoro “che ha dato l’opportunità a tanti minori che vivevano in contesti familiari di ‘ndrangheta di rompere con i clan di appartenenza e fare delle esperienze significative di crescita e di responsabilizzazione, sarà l’occasione per ribadire quanto sia importante che questa sperimentazione non si interrompa a seguito del prossimo trasferimento per fine mandato del presidente Di Bella. Per Libera, “servirà una normativa che dia una cornice legislativa e una sistematizzazione a questo modello innovativo d’intervento sui minori ritenuto anche dal Csm esemplare e che il presidente di Libera don Luigi Ciotti da anni chiede”. Una legge, prosegue il comunicato stampa, “che si auspica possa avere l’adesione di tutti i gruppi politici e che preveda linee guida omogenee per tutto il territorio nazionale e soprattutto investimenti adeguati in termini di risorse professionali ed economiche”.