Mondo ortodosso
Mondo ortodosso ancora scosso e alle prese con una difficile ricomposizione dopo la concessione di autocefalia alla Chiesa ucraina da parte del patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I. Ieri sua beatitudine Giovanni X, patriarca di Antiochia e di tutto l’Oriente, ha ricevuto a Damasco sua eminenza Christophoros, metropolita di Amman e delegato del patriarca Teofilo III, primate della Chiesa ortodossa di Gerusalemme. Al centro dell’incontro l’impegno a “preservare l’unità ortodossa” dopo che questa si è “spezzata” – così si legge in un breve comunicato del Patriarcato di Antiochia, con la “crisi ucraina”. A questo proposito, il patriarca Giovanni X ha riaffermato la ferma posizione della Chiesa antiochiana annunciata dal Santo Sinodo antiochiano, tornando a chiedere una “sinassi” dei capi delle Chiese ortodosse locali, in modo che tutte le Chiese ortodosse collaborino per risolvere i problemi ortodossi. Intanto, si registra un nuovo strappo all’interno del mondo ortodosso, quello tra la Chiesa russa e il Patriarcato di Alessandria. Il 26 dicembre scorso, nella sessione di Mosca, il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa ha deciso di cessare ogni forma di comunione con il patriarca Teodoro II di Alessandria e di tutta l’Africa, che recentemente ha riconosciuto la non canonica “Chiesa ortodossa dell’Ucraina”. Si è pertanto deciso di rompere ogni forma di comunione con il patriarca Teodoro II di Alessandria e di tutta l’Africa impedendo da oggi in poi ogni possibilità di “commemorazione liturgica del nome del patriarca Teodoro di Alessandria nei dittici, così come nella preghiera e nella comunione eucaristica”.