Omelia

Te Deum: card. Betori (Firenze), “nel nuovo anno vivere fuori dal nostro individualismo e più responsabili verso gli altri”

Al termine dell’anno civile “lo sguardo della fede ci impone di guardare al tempo nell’orizzonte della speranza e di rileggere in essa – come promessa e al tempo stesso come responsabilità – gli eventi di cui siamo partecipi e testimoni”. Lo ha detto, oggi pomeriggio, il cardinale arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori, nell’omelia dei vespri e del Te Deum per la fine dell’anno, presieduti nella cattedrale di S. Maria del Fiore. “La guerra, nelle sue varie forme, continua ad affliggere il nostro tempo, fomentata dalla paura dell’altro e dagli interessi economici”, ma, ugualmente, “la speranza non manca di lasciare i suoi segni attorno a noi, da raccogliere e di cui far tesoro per non venir meno nel nostro impegno per una società riconciliata e un mondo di pace”. Sulla strada delle speranze di pace, ha ricordato il porporato, si è posto un evento di grande rilievo per il dialogo tra le religioni: la firma da parte del Santo Padre Papa Francesco e del grande imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb il 4 febbraio scorso ad Abu Dabi del “Documento sulla Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune”. “Un passo decisivo per togliere ogni preteso fondamento religioso alle guerre e agli atti di terrorismo che insanguinano il mondo”, ha osservato.
Il cardinale ha, quindi, evidenziato che “l’anno che oggi si chiude ha visto una straordinaria mobilitazione, soprattutto di giovani, per richiamare alle responsabilità di tutti nella crisi climatica che affligge il nostro pianeta”: “Per noi cattolici si tratta di entrare in questo confronto e in questo impegno con l’originale prospettiva che ci offre la fede biblica, quella che Papa Francesco ha sviluppato nell’enciclica Laudato si’”. Il card. Betori ha concluso con un auspicio: “Possa il nuovo anno trovarci più disposti a vivere fuori dal nostro individualismo e a deciderci per azioni più responsabili verso gli altri e il nostro mondo. Possa il nuovo anno scoprire sentieri di pace e di fratellanza nel mondo”.