Chiesa

Incontro abusi in Vaticano: vescovi Belgio, un rapporto di 400 pagine. Card. De Kesel, “la riflessione a Roma possa portare ad una politica coerente in tutta la Chiesa”

Card. Jozef De Kesel

Quattrocento pagine di rapporto in cui si ripercorrono gli anni che vanno dal 1995 ad oggi con tutti gli avvenimenti più bui della Chiesa belga e le iniziative messe in atto anche in collaborazione con il governo affinché fatti così drammatici come gli abusi sessuali non accadano più. Il Rapporto è stato diffuso alla stampa dalla Conferenza episcopale belga e sarà consegnato in Vaticano, in vista dell’incontro voluto da Papa Francesco sulla “protezione dei minori nella Chiesa” con tutti i presidenti delle Conferenze episcopali del mondo (21-24 febbraio). Per il Belgio parteciperà il cardinale Joseph De Kesel che, in un comunicato, che accompagna il Rapporto, esprime l’auspicio che l’incontro vaticano possa portare “ad una politica coerente in tutta la Chiesa”.
“Nel nostro Paese – si legge nel comunicato – numerose vittime di abusi sessuali si sono rivelate nella Chiesa cattolica nel corso degli ultimi due decenni e misure importanti sono state prese per una politica coerente”. Il Rapporto ricorda nel dettaglio questi 20 anni, ripercorrendo le dimissioni del vescovo di Bruges, Roger Vangheluwe, reo confesso di abuso su minori (2010), le perquisizioni che ci furono nello stesso anno nell’arcivescovado di Malines-Bruxelles nella residenza privata del cardinale Danneels, le audizioni di tutti i vescovi e i cardinali del Belgio (tra il 2010 e il 2011) davanti ad una Commissione speciale creata dal governo e la risposta della Chiesa belga con la messa in atto di una serie di misure di contrasto: due guide (“Una souffrance cachée” e “Du tabou à la prévention”); la collaborazione con la Commissione speciale istituita dalla Camera; la creazione di dieci punti di contatto; la Fondazione Dignity per il trattamento anche economico alle vittime e la creazione di una Commissione inter-diocesana per la protezione dei bambini e dei giovani. Grazie a queste iniziative, sono molte le vittime che soprattutto negli ultimi anni sono uscite allo scoperto e hanno denunciato. È quanto sottolinea nel comunicato il cardinale De Kesel: “Centinaia di vittime di abuso sessuale hanno finalmente trovato il coraggio di parlare. Da allora e grazie all’aiuto di numerose persone, abbiamo lavorato all’elaborazione di una politica coerente. Essa passa soprattutto e prima di tutto dal riconoscimento del male causato alle vittime, della loro impotenza di fronte all’abusatore, del silenzio nel quale sono state condannate e del danno che tutto ciò ha provocato in queste persone. In dialogo con coloro che sono stati abusati e con i loro familiari, con l’aiuto di specialisti, ci siamo impegnati a realizzare misure che mirano nel possibile a ristabilire giustizia. Cerchiamo ugualmente di mettere in atto tutte le misure necessarie per mettere fine agli abusi sessuali nelle relazioni pastorali. Speriamo che la riflessione della prossima settimana a Roma possa condurre tutta la Chiesa cattolica ad una politica coerente”.