“Fridays for Future”
“Grazie per averci svegliati, Greta”. “Credo sia il più grande sciopero nella storia dell’umanità”. “Siamo 10mila a Helsinki che scioperiamo”. “Sei magica Greta”. “Tieni duro”. “Hai ragione tu, Greta”. “Oggi si scrive la storia”. Poi una serie infinita di “ciao”: da Portogallo, Maiorca, Sudafrica, Canarie Sidney, Canada, Francoforte, Bonn, Berlino, Barcellona, Kuala Lumpur, Hong Kong, Seattle, Belgio, Kenya, Oregon, Amburgo, Bologna, Roma, Ferrara. Sono alcuni dei commenti e messaggi mentre si attende in diretta Facebook dalla piazza Mynttorget di Stoccolma che Greta Thunberg parli. “Grazie ragazzi del mondo”. “Dio ti benedica”. “Una nuova fratellanza nel mondo attraverso i giovani”. “Una ragazzina deve fare quello che in trent’anni gli uomini politici non hanno saputo fare”: sono adulti forse che scrivono. Una piccola quindicenne svedese è riuscita a mobilitare il mondo. I social sono intasati di foto di giovani che manifestano per il clima oggi. Piove a Stoccolma. Greta compare alle 12 sul palco con il suo impermeabile giallo, saluta timidamente con la mano. Da trenta venerdì si mette davanti al parlamento a Stoccolma e sciopera con il suo cartello. Oggi sulla piazza con lei centinaia di giovani. Parla in svedese, con voce ferma, poche frasi. Poi un’altra ragazza sul palco chiede “un minuto di silenzio per le persone che hanno perso la vita per la crisi del clima”. Poi Greta se ne va.