Rapporto
“Il semestre della comunicazione oggetto della nostra indagine ha esordito con le nomine dei nuovi direttori dei Tg Rai, che si sono insediati a fine novembre”. Lo ha detto oggi a Roma Luca Baldazzi, responsabile dell’Osservatorio tg dell’Eurispes, presentando il Rapporto semestrale sull’attività dell’informazione del mainstream televisivo. “Alla guida dei telegiornali del Servizio pubblico – ha spiegato Baldazzi – sono stati chiamati tre giornalisti, in due casi sostanziali emanazioni degli alleati di Governo; nel terzo caso, si tratta di una figura riferibile all’area di sinistra precedentemente vincente e al timone anche dell’ammiraglia Tg1, ma ora sconfitta e residuale. Giuseppe Carboni (area M5S) al Tg1, Gennaro Sangiuliano (area Lega e, più in generale, di destra) al Tg2, Giuseppina Paterniti al Tg3: questo, da 4 mesi, il trio che guida l’informazione Rai”. Tracciando un bilancio dei primi mesi di direzione, il responsabile dell’Osservatorio ha affermato: “A viale Mazzini è accaduto quello che immancabilmente si accompagna ad ogni cambio di maggioranza politica e di Governo. È stata così creata una nuova sponda mediatica, acconcia alla maggioranza gialloverde”. Analizzando invece la situazione dei tg di Mediaset, Baldazzi ha spiegato che “nel caso di Mediaset ‘il segno del nuovo’ sa di antico. Infatti, per apprezzare gli ultimi cambiamenti nella direzione di Tg4, occorre tornare allo scorso anno, ai contraccolpi della sconfitta elettorale del partito di Berlusconi e al sorpasso dell’’alleato’ Lega. Nel corso della primavera 2018 soprattutto Rete 4 era andata incontro ad un processo di ‘de-salvinizzazione’, che aveva portato all’allontanamento di diversi giornalisti accusati di aver tirato la volata al leader leghista. Molti ‘nomi illustri’ tra gli epurati, tra cui i conduttori Del Debbio e Belpietro, e lo stesso direttore del Tg4 Mario Giordano”. Da ultimo è stato preso in esame il caso del tg di La7. “Di contro ai tanti mutamenti e repentini assestamenti delle altre testate, nell’ultimo anno Tg La7 non sembra aver cambiato linea nei confronti del nuovo Esecutivo – ha affermato Baldazzi -: Mentana fornisce sempre un quadro corretto e equilibrato, anche se non nasconde in alcuni casi la sua preoccupazione sui temi dei diritti, con esplicite contestazioni verso alcune dichiarazioni o provvedimenti, contestando esplicitamente molte posizioni di Salvini”. “Nonostante il limite derivante da ascolti modesti – ha concluso -, il tg La7 è particolarmente apprezzabile perché rappresenta una ‘nicchia’ di informazione corretta ed approfondita, sia sulla politica interna sia sugli esteri”.