Formazione

Diocesi: card. Bassetti (Perugia) ad animatori ed educatori dei “Gr.Est”, “siate con i piccoli a voi affidati dei buon samaritani”

“Il vostro compito è quello di integrare quello che manca ai più piccoli a voi affidati, soprattutto di custodirli con tenerezza. L’autorità nella Chiesa si esercita nel custodire, nel proteggere, nell’essere dei buon samaritani”. È il monito rivolto ieri dal card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, ai 570 ragazzi e ragazze riuniti per tutta la giornata di ieri, al centro congressi “Aldo Capitini” di Perugia, per l’annuale giornata diocesana di formazione rivolta ad animatori, educatori e sacerdoti responsabili dei “Gr.Est.”, i Gruppi Estivi degli Oratori che saranno al servizio di 4mila bambini dopo la chiusura delle scuole.
I presenti hanno rivolto al card. Bassetti, che il 7 aprile ha compiuto 77 anni, gli auguri di buon compleanno. L’arcivescovo ha ringraziato, “perché, credetemi, più si invecchia e più si ha bisogno”. Nell’omelia durante la messa che ha presieduto, Bassetti ha evidenziato che “la Chiesa è grata a voi giovani per quello che fate nel renderla giovane, viva e nel curarla”. “Voi che vi interessate dei più piccoli nell’essere animatori, educatori dei ‘Gr.Est.’ – ha osservato –, avete un bellissimo sostegno nella lettera che il Papa ha scritto di recente per il Sinodo dei vescovi di cui voi siete stati i protagonisti. Vi esorto a leggerla, è piena di sorprese per voi, perché, come ha scritto il Papa, tutto quello che tocca Cristo diventa giovane, perché Lui è permanentemente giovane. C’è una sintonia profonda fra quella che è la vostra primavera della vita e la giovinezza di Cristo”, ha proseguito l’arcivescovo, assicurando che l’esortazione “Christus vivit” di Papa Francesco “vi aiuterà ad essere animatori nell’accompagnare, integrare, proteggere e chinarvi sui più piccoli”.
Bassetti ha rivolto un ringraziamento anche ai 1.200 giovani che a fine marzo si sono impegnati in molte parrocchie nell’iniziativa quaresimale della “Raccoltissima” di alimenti di prima necessità promossa dalla Pastorale giovanile a sostegno dei quattro Empori Caritas per aiutare più di mille famiglie in difficoltà. Iniziativa che ha fruttato “30 tonnellate di generi alimentari, che vuol dire – ha commentato l’arcivescovo – che la Caritas deve fare come il ricco epulone: rompere i suoi forzieri e farne degli altri per contenere tutta questa grazia di Dio. Questo è un segno che voi giovani attirate la carità, un segno di Dio, un carisma legato alla vostra età e lo potete usare in bene”.