Verso il 23-26 maggio

Elezioni europee: Francia, presidenti Consiglio Chiese cristiane invitano i concittadini al voto “carico di conseguenze”

“Gli ideali di giustizia, pace e democrazia devono essere costruiti insieme. Per questo l’Europa deve rispondere meglio alle domande dei suoi popoli, compiere le riforme, piuttosto che scomparire sotto la pressione dei populismi”. È un passo della dichiarazione in vista delle elezioni europee che hanno sottoscritto i tre presidenti del Consiglio delle Chiese cristiane in Francia, il pastore François Clavairoly, il metropolita Emmanuel, e l’arcivescovo Georges Pontier. Nel testo pubblicato oggi si parla del “processo” che in questi 70 anni ha garantito la pace in Europa e di come la Francia ne abbia beneficiato vivendo “serenamente con i Paesi limitrofi” e sperimentando “uno sviluppo economico senza precedenti”. “Certo”, scrivono i leader delle Chiese, “l’integrazione europea è stata accompagnata da difficoltà per troppi cittadini. Le istituzioni europee sono percepite come una tecnocrazia che sfugge al controllo democratico” e per contro “alcuni popoli o partiti politici hanno addirittura intenzione di lasciare l’Unione europea”, “temendo si dissolvano le identità nazionali”. La domanda che pongono quindi è se “possiamo correre il rischio di distruggere un progetto così pazientemente costruito” e se non sia “meglio essere uniti che da soli” nell’affrontare molte sfide (cambiamenti climatici, migrazioni, fratture sociali). Di qui l’invito ai cristiani in Francia a “interrogarsi e a partecipare a questo voto, carico di conseguenze”.