XXI Assemblea generale
Sarà la messa di oggi pomeriggio a San Pietro con Papa Francesco il momento clou della XXI Assemblea generale di Caritas internationalis, che quest’anno ha raggiunto un record di partecipanti: 450 persone provenienti dalla rete di 164 organizzazioni nazionali. L’assemblea si apre oggi e continuerà fino al 28 maggio a Roma, all’Hotel Ergife. In conclusione verrà riconfermato per il secondo mandato di presidenza il cardinale Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila, e scelti il nuovo segretario nazionale e il nuovo tesoriere per il prossimo quadriennio. Quest’anno un focus speciale è stato dedicato ai giovani e alle donne, con due forum che si sono svolti ieri a Roma. “Non si può fare un discorso adeguato sull’umanità – ha sottolineato il cardinale Tagle durante la conferenza stampa in Sala Stampa vaticana – senza il riconoscimento della dignità delle donne e del ruolo dei giovani nella vita della Chiesa e nella cura della nostra casa comune, vista la situazione d’emergenza a livello ambientale”. “Solo in Cina, Arabia Saudita e nel Golfo non ci sono Caritas – ha spiegato il segretario uscente Michel Roy – ma abbiamo un prete diocesano in rappresentanza della Cina e uno da Abu Dhabi”. Tema di questa assemblea è “Una sola famiglia umana, una sola casa comune”, perché “oggi la sfida maggiore è sopravvivenza della nostra umanità e dobbiamo cambiare il modello di sviluppo. Sul campo noi già lo facciamo – ha precisato Roy – ma non ci sono ripercussioni nella politica”. A quattro anni dall’enciclica “Laudato sì” l’accento sarà messo sui poveri e sul tema ecologico. Per i prossimi 4 anni è stato delineato un quadro strategico con 17 obiettivi: “Dobbiamo impegnarci a lavorare sempre di più insieme perché le sfide sono enormi”, ha precisato Roy. Ha preso poi la parola la giovane direttrice di Caritas Somalia, Maria José Alexander, invitando a “portare la presenza femminile e giovanile in uno spazio di leadership”. “La mia generazione – ha detto – ha come caratteristica la passione del servizio, vuole farne la propria professione. Stiamo creando soluzioni innovative soprattutto in campo ambientale ed è importante che le altre generazioni lo riconoscano e noi possiamo imparare dai non-giovani”. “E’ un momento storico – ha concluso -. Bisogna includere donne e giovani, anche per la loro concretezza e la capacità di adattarsi ai nuovi contesti”.