Sofferenza

Corpus Domini: mons. Cantafora (amm. apostolico Lamezia), “Eucaristia è mistero d’amore che sazia i nostri cuori”

In occasione della festa del Corpus Domini, la processione eucaristica è arrivata davanti all’ospedale, il luogo simbolo del dolore e della sofferenza. È accaduto ieri sera a Lamezia Terme. I fedeli, dopo la messa nella nuova chiesa di S. Benedetto, si sono recati in processione con il Santissimo Sacramento fino all’ospedale “Giovanni Paolo II”. A presiedere la concelebrazione – alla quale hanno partecipato numerosi sacerdoti da tutta la diocesi, i gruppi e i movimenti laicali diocesani – è stato mons. Luigi Cantafora, amministratore apostolico della diocesi lametina, che nell’omelia ha ricordato come “il mistero dell’Eucarestia che noi celebriamo solennemente con fede e devozione in questo giorno, è mistero d’amore, in quanto è il mistero che sazia la fame di ogni vivente”. Non è solo una fame fisica quella che segna la vita dell’uomo, ha ricordato mons. Cantafora, ma “una fame di senso che fa sentire i suoi morsi con forza ancora più grande! Esiste nel cuore umano una fame per un cibo che sia risposta al nostro desiderio di felicità piena, cioè di vita vera non più minacciata dalla morte, di verità non più oscurata dalla menzogna, di amore non più oscurato dal peccato”. Cantafora ha messo in guardia dal pericolo di riuscire con i nostri “cinque pani e due pesci” a saziare la fame degli uomini. “È solo Cristo che sazia l’uomo affamato – ha sottolineato – egli compie il cuore dell’uomo e lo fa, alzando gli occhi al cielo. L’Eucaristia è il mistero d’amore che sazia i nostri cuori. Il giorno del Corpus Domini è il giorno in cui il cristiano rinnova la sua fede nella verità che solo Cristo può saziarlo”. Dopo la celebrazione eucaristica, ad aprire la processione sono state le persone in sedia a rotelle accompagnate dai volontari dell’Unitalsi.