Salute
Sarà lo chef stellato Heinz Beck domani, martedì 25 giugno, alle ore 16, nella Hall del Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs, ad inaugurare il progetto “Special Cook”, i laboratori di cucina per i piccoli pazienti dell’U.O. Oncologia pediatrica del Policlinico dedicati alla memoria del giovane chef Alessandro Narducci. Il progetto è stato reso possibile grazie alle donazioni raccolte con il contributo di familiari e amici.
Ad accendere per primo i fuochi della “Special Kitchen”, simbolo del progetto, con un’originale Estemporanea di Cucina, sarà proprio Heinz Beck che, in passato, ha avuto Alessandro Narducci tra i membri dello staff di uno dei suoi ristoranti.
All’evento interverranno Walter Ricciardi, direttore del Dipartimento Scienze della salute della donna e del bambino e di sanità pubblica della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs, Eugenio Maria Mercuri, direttore dell’Uoc Neuropsichiatria infantile Policlinico universitario A. Gemelli Irccs, Antonio Ruggiero, direttore U.O. Oncologia pediatrica Policlinico universitario A. Gemelli Irccs.
A presentare il progetto “Special Cook” Antonella Guido, psicologa psicoterapeuta U.O. Oncologia pediatrica Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs, e Simona Fabrizi, responsabile “Progetto Special Cook” Officine Buone onlus.
Seguirà l’intervento su “Nutrizione, salute e benessere” di Giacinto Miggiano, direttore dell’Uoc Nutrizione clinica Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs, e dello chef tre stelle Michelin Heinz Beck.
Successivamente l’intervento musicale di Orietta Manente, soprano dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia, e della pianista Anna Rita Cerrone. Alle ore 17 lo chef stellato Heinz Beck inaugurerà la “Special Kitchen” con un’estemporanea di cucina.
L’alimentazione è un aspetto molto importante nella gestione globale delle persone ricoverate. “Il paziente oncologico in particolare – spiega Antonio Ruggiero – deve affrontare problemi nutrizionali di diversa natura nel corso della malattia che, oltre a definire una progressiva perdita di peso, possono essere un limite per le cure terapeutiche, accentuare la sofferenza fisica e psicologica del malato e incidere, di fatto, sulla qualità della vita. L’importanza del progetto è legata proprio a questi aspetti di criticità che nel paziente pediatrico assumono maggior peso”.
“Le sequele legate alla malattia e ai trattamenti terapeutici – continua Antonella Guido – rischiano di alterare il rapporto che i pazienti hanno con il cibo e con l’alimentazione, in una fase delicata dello sviluppo. Per questo oltre a messaggi di educazione alla sana alimentazione, i laboratori hanno l’obiettivo di creare uno spazio interattivo per ridefinire, in un’ottica positiva, il rapporto che i piccoli pazienti hanno con il cibo”.
Bambini e ragazzi ricoverati parteciperanno alla realizzazione delle ricette, attivandosi creativamente nella preparazione del piatto, trascorrendo momenti insoliti, divertenti e giocosi.