Missione
“Il ricordo della figura di Giovanni Battista non ci può lasciare indifferenti, è una preziosa occasione per rinnovare il proposito di ispirare la nostra vita personale e la nostra opera nella Chiesa e nel mondo a colui che si è posto al servizio di Gesù, preparandogli la strada”. Lo ha detto il card. Giovanni Angelo Becciu, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi e Delegato speciale presso il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, nell’omelia della messa celebrata oggi a Roma, presso la chiesa di Santa Maria in Aventino, in occasione della festa della Natività di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta. “Di fronte a un mondo sempre più secolarizzato, a una società che rimuove i valori cristiani, noi credenti, e in particolar modo chi si fregia del titolo pubblico di appartenenza a un Ordine ecclesiastico come quello dell’Ordine di Malta, è chiamato a dare con la propria testimonianza di vita risposte credibili e attraenti”, l’invito del cardinale, secondo il quale “il mondo, povero di Dio, assetato di verità, ha bisogno più che mai di gente che indichi il cammino per trovare una vita salvata, una vita sensata”. “Dobbiamo tutti prendere consapevolezza che appartenere all’Ordine di Malta non è un privilegio, non è un titolo onorifico di cui gloriarsi davanti al mondo, ma è un dono di Dio, da accogliere con gratitudine e umiltà”, ha proseguito il cardinale: “Un membro dell’Ordine di Malta non può contemplare se stesso e i successi raggiunti, ma deve sforzarsi quotidianamente di assimilare il carisma e lasciarsi consumare dall’assillo di vivere con coerenza le sue caratteristiche specifiche: la tuitio fidei e l’obsequium pauperum”. Di qui la necessità di chiederci “se ognuno di noi contribuisce a far sì che l’Ordine di Malta rispecchi nella sua essenzialità il carisma originario e se l’impegno riformatore in atto è volto a rendere visibile anche nelle sue strutture organizzative la missione che il Signore gli ha affidato”. “Una missione che deve contare su persone limpide, generose, disinteressate, fedeli alla Chiesa e appassionate di Dio”, il monito di Becciu. “Sono numerose le attività caritative e assistenziali che i membri dell’Ordine svolgono nel mondo intero e di cui giustamente si può andare fieri”, l’omaggio del cardinale, che ha esortato ai presenti ad “essere precursori e sentinelle ai bordi dei moderni deserti dell’umanità”, fuggendo “la tentazione di strumentalizzarle per ottenere il consenso attorno a voi”.