Violenze

Colombia: vescovi del Sudovest e del Pacifico, appello per la protezione dei leader sociali e condanna per il ritorno delle fumigazioni

Continuano in Colombia le prese di posizione a livello ecclesiale per la pace, per la difesa dei leader sociali e contro la ripresa delle fumigazioni di glifosato sulle piantagioni di coca. Ieri i vescovi del Pacifico e del Sudovest del Paese (Cali, Palmira, Tumaco, Ipiales, Popayán, Quibdó e Istmina-Tadó) hanno reso noto un comunicato nel quale solidarizzano con le vittime di tutte le violenze che si continuano a commettere nel Paese: “In modo speciale siamo vicini ai familiari, agli amici e alle organizzazioni comunitarie dei leader sociali e degli ex guerriglieri che sono stati assassinati in modo selettivo”. Nella nota si chiede alle autorità di attivarsi in modo immediato ed efficace per “garantire la protezione delle persone che operano per il bene delle proprie comunità”.
I firmatari riprendono, citandolo testualmente, l’appello sottoscritto pochi giorni fa dai vescovi delle zone frontaliere di Colombia ed Ecuador contro le fumigazioni di glifosato sulle coltivazioni di coca. Ma rivolgono anche un appello a tutta la società a prendere le distanze dalle attività illecite e in particolare dalla cultura del narcotraffico.
I vescovi appoggiano anche la creazione del movimento regionale “Servitori di pace”, con l’obiettivo di rafforzare e consolidare il cammino di pace in seguito all’accordo con le Farc, che non ha però messo fine a conflitti armati, soprattutto nelle regioni più periferiche.