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Volontariato: Trento, a ottobre la conferenza nazionale di Csvnet

Enrico Giovannini, Alfonso Molina, Francesco Profumo, Sabina Siniscalchi, Stefano Zamagni. Ci saranno anche loro tra i protagonisti della XIX conferenza nazionale di Csvnet, prevista a Trento dal 3 al 6 ottobre e intitolata “La follia del volontariato. Pensare diverso, donare se stessi, cambiare il futuro”. Il programma è in corso di ultimazione, ma sono già delineati gli argomenti delle quattro sessioni plenarie e quelli dei dieci gruppi di lavoro che si svolgeranno in parallelo nei pomeriggi di venerdì 4 e sabato 5.
Enrico Giovannini, economista, ex ministro del Welfare, portavoce di Asvis, sarà impegnato il 4 ottobre in un dialogo sulle disuguaglianze con Sabina Siniscalchi, oggi presidente di Oxfam Italia; la conduzione è affidata alla giornalista Miriam Giovanzana, fondatrice di Terre di mezzo e Altreconomia. Alfonso Molina, direttore scientifico della Fondazione Mondo digitale e a lungo docente di Strategie delle tecnologie all’Università di Edimburgo, aprirà la sessione preliminare del 3 ottobre con una relazione sulla sfida dell’innovazione tecnologica per il non profit.
Francesco Profumo, presidente dell’Acri, sarà chiamato venerdì 4 a dialogare con il presidente di Csvnet Stefano Tabò sui “Csv di domani”. Nell’incontro del 5 ottobre con Stefano Zamagni si parlerà della capacità provocatoria e trasformativa del volontariato. Seguirà una sessione di testimonianze dal titolo “Eppur volontari!”.
Alla conferenza prenderanno parte una quarantina di relatori e più di 300 delegati dei Csv. Il cuore del confronto interno passerà soprattutto per i gruppi di lavoro, i cui esiti contribuiranno a “dare la linea” alle scelte future dell’associazione dei Csv. Due gruppi su 10 – ma con titoli diversi: “Csv ‘alla carta’” – “I servizi e Csv ‘alla carta’: i destinatari” – toccheranno il tema più sentito oggi dai centri, chiamati dalla riforma a erogare servizi a tutti i volontari e non solo quelli appartenenti alle organizzazioni previste dalla (abolita) legge 266 del 1991. Si parlerà poi di promozione del volontariato nelle scuole, trasformazione digitale, comunicazione “per” il volontariato”, certificazione delle “competenze acquisite” in attività volontarie, di come declinare gli Obiettivi dell’Agenzia Onu 2030 nell’attività quotidiana dei centri, del ruolo che questi devono svolgere nella ricerca e nella documentazione, dell’idea e della “pratica del dono” (il 4 ottobre è la Giornata nazionale) e infine del rapporto tra volontariato e amministrazioni pubbliche.