Emergenza

Perù: mons. Cabrejos (presidente vescovi), “la Chiesa continuerà ad accogliere i migranti venezuelani nel Centro aperto un anno fa”

La Chiesa peruviana “continuerà al lavorare per i migranti venezuelani”. Lo ha detto venerdì scorso il presidente della Conferenza episcopale peruviana (Cep), mons. Miguel Cabrejos, arcivescovo di Truijllo, nella cerimonia promossa in occasione del primo anniversario del Centro di informazione e orientamento dei migranti venezuelani, un’iniziativa dell’episcopato peruviano creata per rispondere alle esigenze dei venezuelani che sono arrivati in Perù a causa della grave crisi politica, sociale ed economica dal loro Paese.
Nel suo discorso, mons. Cabrejos ha affermato che “il Centro di informazione e orientamento ai migranti venezuelani ha l’obiettivo di proteggere la vita e la dignità dei cittadini venezuelani che sono emigrati in Perù, in particolare quelli che si trovano in una situazione di maggiore vulnerabilità. Allo stesso modo, cerca di combinare gli sforzi con le iniziative della Chiesa e delle organizzazioni della società civile, che hanno lo stesso scopo”.
Attualmente, i venezuelani che sono arrivati in Perù superano gli 850.000. Mons. Cabrejos ha spiegato che con la creazione del Centro “volevamo rispondere alla chiamata del Santo Padre di accogliere, proteggere, promuovere e integrare i fratelli migranti che si trovano nel nostro Paese, cercando migliori condizioni di vita come persone e per le loro famiglie”. Un ringraziamento particolare è stato rivolto alle congregazioni religiose, in particolare a Scalabriniani e Gesuiti. In quest’anno il Centro ha accolto 1.045 persone venezuelane, 704 delle quali sono state direttamente prese in carico.
Il presidente della Cep, che è anche presidente del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), ha proseguito: “Chiediamo al Signore della vita di continuare a permetterci si proseguire questo servizio per i fratelli migranti che arrivano nel nostro Paese, così che abbiano vita e in abbondanza”.
Alla cerimonia hanno preso parte anche mons. Daniel Turley, vescovo di Chulucanas e presidente della Pastorale della mobilità umana della Cep, e Federico Agusti, rappresentante in Perù dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr).