Tante le storie raccolte tra quelle dei 70 profughi arrivati questa mattina in Italia grazie ai Corridoi Umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e Tavola Valdese, in accordo con i ministeri dell’Interno e degli Esteri.
Dopo l’arrivo c’è stato anche il ricongiungimento di una famiglia dopo un lungo periodo di separazione. Due ragazzi e una ragazza con due mazzi di fiori colorati e gli occhi lucidi hanno potuto riabbracciare le ultime arrivate in Italia della loro famiglia, la madre e una sorella. “Dal 2012 sono in fuga”, le parole di Manah, che racconta la bellezza della Siria prima della guerra che ha distrutto tutto quello che avevano e, contemporaneamente, il loro futuro, tanto da costringerli a fuggire in Libano dove, pur arrangiandosi lavorando come parrucchiera, ha avuto una vita molto difficile perché quello che guadagnava non bastava per vivere. “Abbiamo molta fiducia nel futuro”, ha aggiunto Manah.