“Il messaggio del Papa rilancia quel bisogno di comunità, di relazione che c’è nel cuore di ciascuno”. Così don Ivan Maffeis, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, commenta in un video per il Sir il Messaggio di Papa Francesco per la 53ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali dedicato al tema “Dalle social network communities alla comunità umana”. “Se ci guardiamo attorno, e forse anche se ci guardiamo dentro, non facciamo fatica a riconoscere i segni di sfilacciamento del tessuto sociale, della comunità”, osserva don Maffeis. Segni – aggiunge – che “parlano tante volte nel linguaggio incattivito e rancoroso, parlano del fatto che un po’ tutti percepiamo un peggioramento delle condizioni di vita, non solo di carattere economico, ma anche esistenziale”. “Un po’ tutti – rileva il direttore dell’Ucs della Cei – viviamo la tentazione o il pericolo di abbassare le nostre attese, la nostra speranza, il nostro respiro sul futuro diventa affannoso quasi potessimo accontentarci del presente. Ma il presente non basta a nessuno”. Inoltre, “ci accorgiamo che il rinchiuderci in piccole cerchie di amici – dove l’amico è tante volte è colui che condivide un interesse, è colui che ti dà ragione, che non ti ostacola – è una scelta limitata, alla fine perdente”. Rispetto a “quel bisogno di comunità, di relazione” avvertito da ciascuno, secondo don Maffeis “ci accorgiamo che è legato a questo il vero sapore della vita, alla capacità di creare ponti, di riconoscerci in un’appartenenza, di prenderci cura dell’altro. Passa da qui la strada per superare i nostri narcisismi, le nostre chiusure. Passa da qui il ritrovare davvero noi stessi”.